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| Commento | |
| Il  nostro esemplare sembra in cattivo stato, è qui sorpreso dentro un  garage semi-abbandonato che diverrà "lo scrigno della sua  redenzione", disse colui che mi ha mandato le foto. Apparentemente il veicolo ed il suo proprietario (non osiamo dire autista) sembrano Bretoni: si noti la "Ouest France" per asciugare l'LHM. Si notino anche i pneumatici chiodati. Si ha veramente l'impressione che tutto quello che c'era di buono sia stato rimosso. Impressione falsa, come vedremo. | |
| Da che  cosa si riconosce una DSpecial?    | |
| Una  panoramica della nostra nuova amica ci permette di vedere nel dettaglio alcune  delle caratteristiche della DSpecial: - Tetto mai come la carrozzeria, ma in tinta Blanc Meije (Blanc Cygne per l'annata '70). - Coni delle freccie posteriori scuri, come sull'ID 19 degli anni 1960-1969. - Pannello copri montante posteriore ( montante " C " ) con striature sottili (che è difficile vedere nella foto). (Ricordiamo che le altre due ID ( DSuper e DSuper5) hanno su questi punti, le caratteristiche delle DS: il tetto in tinta con la carrozzeria, coni in metallo cromato, e pannelli dei montanti con striature spesse). | |
| Un  piccolo zoom sul pannello del montante posteriore per chiarire il  punto delle striature. Se ciò non  bastasse, vi rimando a qust'altro zoom. 
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| Un'altra  immagine della bestia ci mostra i suoi piccoli copricerchi. | |
| All'interno,  la DSpecial si vuole austera, minimalista, persino spartana. Pertanto,  niente orologi* sul cruscotto, esso è sostituito da un tappo quadrato di  grandi dimensioni. Notiamo di passaggio la presenza di un tappino di birra nello spazio in cui di solito è alloggiata l'autoradio nelle DS... * Tuttavia, è stato possibile per gli acquirenti di DSpecial "altolocati", di acquistarlo come optional, questo orologio. | |
| Magnifico oggetto di plastica, questa maniglia della porta. La DSpecial l'avrà fatta così per tutto il suo periodo di esistenza ('70-'75). La DSuper, invece, non l'ha che nel solo periodo 70-72. (Per il periodo '73-'75, le DSuper e DSuper5 hanno maniglie cromate come sulle DS) | |
| Per  quanto riguarda le manovelle alzavetro siamo davvero, davvero vicini  allo stile del Kinder Sorpresa. | |
| Gli interni  di una DSpecial sono di serie in similpelle (skai), chiamato  "targa" da Citroën. (nel '75, si poteva averli in tessuto, ma era optional, quindi a quel punto tanto valeva prendere una DSuper ...) Ecco qui, un bell'esempio di targa nero splendidamente conservato. | |
| Si  noti che i pannelli delle porte, che sono in tinta con lo skai dei sedili (e  sono stampati in una vile plastica), hanno due disegni successivi: '70-'71 e  poi '72-'75. 
 
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| Il tappetini anteriori sono in gomma, quelli posteriori sono dello stesso materiale dei rivestimenti dei longheroni (sulla DSuper sono di moquette sottile) | |
| La DSpecial, in allestimento standard, non è provvista di servosterzo. | |
| Le motorizzazioni  sono: - da Settembre 1969 ad Agosto 1971: DV2 - da Settembre 1971 al Luglio 1972: DV3 (carburatore a corpo singolo) - da Ottobre 1972 ad Aprile 1975: DY3 (carburatore doppio corpo) | |
| La DSpecial, di serie, non ha i fari girevoli. | |
| Il  bagagliaio della DSpecial è di metallo nudo, privo di qualsiasi rivestimento. | |
| La  DSpecial non ha illuminazione nel vano portaoggetti, e ha,  come caratteristica in questa posizione, una plastica di copertura un pò  triste. | |
| La DSpecial non ha mai le luci di retromarcia (mentre su tutti gli altri  modelli D queste sono standard per l'intero periodo '72-'75). | |
| Dopo  tutte queste descrizioni, voi penserete che forse sia un pò  '"utilitaria", la DSpecial. | |
| In  breve, la DSpecial è l'unica vera discendente dell' ID. Leisfoggia  con orgoglio gli chevron d'argento (come le ID), in contrasto  con quelli dorati delle DS. | |
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